Lila e Lenuccia sono cresciute dall'amica geniale e - in "Storia del nuovo cognome", "Storia di chi fugge e chi resta", "Storia della bambina perduta" - hanno attraversato adolescenza, giovinezza, mezza età fino ad arrivare alla vecchiaia. Sempre diverse ma insieme, anche quando divise. Successi e insuccessi sono stati distribuiti in egual misura tra le due che però non li vivono quasi mai insieme, quasi a dimostrare la necessità di rimanere sempre in contrapposizione. Il tutto in una Napoli che cambia, ma solo apparentemente.
E la trama? Impossibile cedere alla tentazione di raccontarla. Tra i punti forti del libro c'è infatti la sua capacità di sorprendere sempre. Ma poco ci importa: il vero punto di forza della tetralogia non è solo la storia, ma la capacità di farti ritrovare e vedere con più chiarezza te stessa.
Donne in bianco e nero
La storia delle due amiche è prima di tutto uno specchio dell'essere donna, amica, moglie, madre. Uno specchio fedele che riporta un'immagine imperfetta, sgraziata, a volte a colori e a volte in bianco e nero.
Se la personalità e psiche di Lenuccia appare abbastanza chiaramente al lettore, di Lila abbiamo solo uno sfocato riflesso che scaturisce dal racconto della sua amica. E questo disorienta, fa sentire orfani, fa volere di più. Difatti, a un certo punto della lettura, ho bramato intensamente l'uscita di un quinto volume raccontato solo dalla voce di Lila.
Perché affascinano Lila e Lenuccia? Perché sono l'archetipo di due modelli di persona: Lenuccia indossa una maschera e, attraverso questa scelta, esprime in modo completo e interessante il divario che è possibile creare tra ciò che siamo e ciò che appariamo. Osservandola è possibile capire che dietro a una frase sprezzante, a un comportamento antipatico, c'è una voragine di pensieri, idee, sentimenti, paranoie, che difficilmente qualcuno (se non la sua amica) riuscirà mai ad afferrare.
I comportamenti di Lenuccia diventano il prodotto mal distillato di una botte ricca di ingredienti preziosi, un prodotto che non riesce a conservare le sue caratteristiche perché troppo influenzato dagli agenti esterni.
Lila è invece tribale, primitiva, selvaggia. È l'essenza autentica, senza filtri. La sua sfrontatezza è autentica, la sua natura emerge con prepotenza. Non ha bisogno di costruire maschere per compiacere o essere come gli altri la vogliano. È veramente forte e non sa di esserlo.
L'Italia tra splendori e macerie, una metafora della vita
Il libro è specchio anche di un'Italia che cambia e, allo stesso tempo rimane sempre uguale. Quasi come se la sua sporcizia fosse ormai caratteristiche indelebile. La fame di ricchezza, la lotta di classe, l'instabilità morale, il rapporto con il potere: l'Italia e gli italiani sono lo sfondo e l'anima del libro.
Napoli stessa è una città che cambia e non cambia, dove "si è costruito tutto e scassato tutto", una zona in bilico tra splendori e macerie. Prima è grigia, poi splendente, poi nuovamente grigia. Un po' come l'intera storia e la vita stessa, che altri non è che un susseguirsi di deviazioni e sbandamenti - a volte positivi, a volte negativi - e di continui tentativi di mantenere l'equilibrio.
L'amica geniale
Autore: Elena Ferrante
Data di pubblicazione: ottobre 2011
Pagine: 400
ISBN: 9788866320326
Editore: Edizioni E/O
Prezzo: € 18,00
Storia del nuovo cognome
Autore: Elena Ferrante
Data di pubblicazione: ottobre 2012
Pagine: 480
ISBN: 9788866321811
Editore: Edizioni E/O
Prezzo: € 19,50
Storia di chi fugge e chi resta
Autore: Elena Ferrante
Data di pubblicazione: ottobre 2013
Pagine: 384
ISBN: 9788866324119
Editore: Edizioni E/O
Prezzo: € 19,50
Storia della bambina perduta
Autore: Elena Ferrante
Data di pubblicazione: ottobre 2014
Pagine: 464
ISBN: 9788866325512
Editore: Edizioni E/O
Prezzo: € 19,50