Cerca nel blog

03 aprile 2016

Storia di un corpo di Daniel Pennac



Il corpo. Testimone di avvenimenti e registro di cambiamenti, espressione di passioni e amplificatore di emozioni. Da quando nasciamo a quando moriamo, le cellule del nostro corpo raccontano – meglio di chiunque altro – la nostra vita.

Il corpo può ribellarsi allo stile di vita contemporaneo, come nel caso di Ipocondria Fantastica di Marina Mander oppure può diventare lo spunto per cambiare le cose in meglio, come successo per Il corpo delle donne di Lorella Zanardo.
In ogni caso, è un messaggero fondamentale, che ci guida e rappresenta in ogni istante della nostra esistenza.

L’ultimo libro di Daniel Pennac è, in questo senso, un piccolo capolavoro narrativo reale e corporeo.
Un diario curioso e appassionato che il protagonista, non a caso anonimo, lascia come testamento-eredità alla propria figlia.

Storia di un corpo è una cronaca raccontata dal punto di vista della fisicità, dall’età di dodici anni alla morte.
Una storia semplice, come tante, dove i cambiamenti del corpo registrano e raccontano quello che accade al protagonista durante la sua lunga vita.

Mentre i cinque sensi si trasformano in strumento per esplorare la realtà che lo circonda, passioni e turbamenti emotivi, malesseri e piccoli incidenti diventano l’espressione di un’avventura lunga una vita. E il rapporto con il corpo diventa per il protagonista il modo per relazionarsi con il mondo e raccontare, a posteri e non, la sua esistenza.

Voci, odori, suoni, sapori e contatti tattili. Cambiamenti fisici, amori, atti sessuali, malattie, cicatrici, accelerazioni, rallentamenti. Tutto nel libro di Pennac si mescola per dar vita a un libro che è testimone assoluto di ogni vita umana.

Nessun commento:

Posta un commento